Monastero delle Benedettine - Monastery of the Benedictine Nuns
155 Via Filippo Turati, Palma di Montechiaro
Monastero delle Benedettine
La fondazione di Palma ebbe inizio il 3 maggio 1637 con la costruzione della chiesa dedicata alla Madonna del S.S. Rosario e del palazzo ducale adiacente. Il duca Giulio Tomasi, fondatore del paese, ebbe quattro figlie che scelsero la vita monastica nel monastero delle Benedettine, uno dei pochi monasteri di clausura rimasti in Sicilia. Le suore conducevano una vita di meditazione e lavoro umile, e nel monastero si preparavano i famosi biscotti "Ricci", menzionati anche nel romanzo Il Gattopardo. Questi dolci, a base di mandorle, sono ancora oggi realizzati dalle poche monache rimaste, seguendo la stessa ricetta tramandata da secoli.
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Monastero delle Benedettine
La fondazione di Palma iniziò con la costruzione di questa chiesa dedicata alla Madonna del S.S. Rosario e del palazzo ducale ad essa confinante. Era il 3 maggio 1637. Oggi il monastero delle Benedettine rappresenta uno dei pochi monasteri di clausura rimasti in Sicilia. Il duca Giulio Tomasi, fondatore di Palma, ebbe quattro figlie femmine, le quali decisero di intraprendere la vita monastica già da piccoline, abbandonando tutti i titoli nobiliari e sottoponendosi a rigida clausura all’interno di questo monastero.
Le figlie in monastero si dedicavano alla meditazione, a lavori umili ed a un'intima e fervente unità con il Signore. Di tanto in tanto la piazzetta di fronte il Monastero, cuore pulsate della giovane economia che si stava sviluppando nella Palma del 600, veniva pervasa da un intenso odore di dolci freschi appena sfornati. I famosi biscotti Ricci, menzionati anche nel romanzo II GATTOPARDO, preparati con grande cura dalle monache del convento, utilizzando ingredienti semplici che abbondavano sulle collinette che avvolgevano il paese, le mandorle.
Dolci che ancora oggi, dopo 400 anni, vengono preparati all'interno del Monastero dalle poche monache Benedettine rimaste. La stessa ricetta tramandata per secoli dalle suore del convento, e che forse, tra qualche anno, potrebbe interrompersi per la mancanza di altre sorelle. Oggi in monastero ne rimangono solamente 3. Nel monastero è possibile acquistare i tipici dolcetti di mandorla come i celebri “Ricci del Gattopardo” ma non solo.
Si possono assaggiare i “muccuneddri”, pasta reale con cedro e torroni morbidi con mandorle e pistacchio, che le suore preparano e consegnano al cliente secondo un'antica tradizione molto caratteristica, una ruota che un tempo veniva utilizzata per consegnare i messaggi.